La comprensione di come guidare bene un’auto parte dal modello da portare e dal contesto in cui ci si muove. L’assetto, il passo, la trazione (anteriore, posteriore, integrale) e la misura degli pneumatici influenzano a loro volta lo stile di guida. Chi guida ad Albese con Cassano e in Lombardia, ad esempio, alterna strade collinari, tangenziali e statali. Ciò comporta che sarebbe opportuno regolare l’andatura in base alla visibilità, ai limiti e al fondo. Per condurre al meglio il mezzo, si possono anche sfruttare i sistemi di assistenza (ABS, ESP, frenata automatica) ma non delegare tutto a questi rinunciando all’attenzione.
Di seguito vi forniremo alcuni consigli utili e raccomandazioni importanti per una guida ottimale della vettura a vostra disposizione.
INDICE
- Come guidare bene, perché è importante impararlo
- Frizione, manovre e curve: le basi per guidare bene
- Differenze tra modelli e linee guida pratiche
- Come guidare bene la macchina a seconda delle gomme montate
- Cosa devo fare prima di iniziare a guidare?
- Qual è la postura corretta per guidare?
- Quanto tempo ci vuole per imparare a guidare bene?
- Come sentirsi più sicuri alla guida?
- Controlli regolari per un migliore stile di guida
1. Come guidare bene, perché è importante impararlo ↑
La consapevolezza alla guida non incide solo sulla sicurezza ma anche sul comfort e sul portafoglio. Guidare con attenzione significa adottare piccole abitudini quotidiane che nell’insieme fanno la differenza. La postura corretta sul sedile riduce la stanchezza e migliora i riflessi, mentre la scelta ragionata delle marce evita di stressare il motore e consente di contenere i consumi. Un approccio più attento preserva la meccanica del veicolo allungandone la vita e permette anche di viaggiare in maniera più fluida e piacevole.
2. Frizione, manovre e curve: le basi per guidare bene ↑
Tra i primi aspetti pratici per capire come guidare bene ci sono l’uso della frizione e la gestione delle manovre. Un avvio dolce è fondamentale per non affaticare il motore e non rischiare strappi che possono danneggiare la meccanica. La sequenza corretta prevede piede sinistro che preme a fondo la frizione, inserimento della prima marcia e rilascio graduale fino a percepire che l’auto inizia a muoversi, accompagnando con poco acceleratore.
Affrontare curve, incroci e cambi di corsia significa mantenere sempre la velocità adeguata e uno sguardo attento a cosa succede intorno. Prevedere le mosse degli altri automobilisti assicura tempi di reazione migliori. Nelle curve è importante mantenere una traiettoria fluida, senza correzioni improvvise sul volante. Negli incroci e nelle rotonde invece basta rispettare la segnaletica e le regole di precedenza, con calma e senza forzature.
3. Differenze tra modelli e linee guida pratiche ↑
Non tutte le auto si guidano nello stesso modo e adattare lo stile al modello è determinante.
- Una city car leggera reagisce in fretta ma richiede delicatezza sullo sterzo. Ciò permette al guidatore di sfruttare la sua prontezza ma rende opportuno evitare movimenti bruschi. Su queste auto, in città è meglio frenare dritto e rilasciare il freno prima della curva accompagnando lo sterzo. Per i parcheggi meglio scegliere angoli decisi e velocità minima.
- Un suv pesa di più, ha il baricentro alto e va accompagnato con progressività nelle curve. È necessario frenare con anticipo, entrare dolcemente e accelerare in uscita. Meglio evitare cambi di corsia improvvisi e in montagna adottare rapporti più bassi per usare il freno motore.
- Una sportiva risponde subito al gas e pretende precisione. Con queste auto è consigliabile frenare forte e dritto, rilasciando prima dell’inserimento per poi dare gas progressivamente.
- Berline e familiari sono automobili stabili nella velocità. La cosa migliore è mantenere traiettorie pulite e carichi progressivi su freno e gas. I sorpassi vanno pianificati considerando lo spazio reale, non quello “teorico”.
- Su elettriche e ibride è opportuno accelerare con tatto. Il recupero dell’energia avviene in rilascio. Bisogna fare molta attenzione ad avvallamenti e frenate lunghe.
Per tutti i modelli vale la raccomandazione di ricordare che anche lo stato dell’auto incide, quindi freni, ammortizzatori e pneumatici usurati allungano gli spazi d’arresto.
Cose da evitare per guidare bene
Ci sono almeno 3 cose da evitare sempre per favorire una guida corretta del mezzo, a prescindere dal modello:
- scatti di sterzo e “pompare” i freni in situazioni di panico;
- guardare solo l’auto davanti e non il “quadro” più lontano;
- fidarsi ciecamente dei sistemi ADAS.
4. Come guidare bene la macchina a seconda delle gomme montate ↑
Le gomme larghe offrono grip ma seguono di più i solchi dell’asfalto, un passo corto rende l’auto più agile ma meno stabile in velocità. Inoltre, è opportuno ricordare che:
- gli pneumatici estivi garantiscono aderenza ottimale su asfalto caldo e asciutto. Permettono spazi di frenata ridotti e stabilità in curva ma diventano meno efficaci sotto i 7 °C. Con queste gomme si devono evitare frenate brusche sul bagnato. In inverno perdono gran parte della loro efficacia;
- gli pneumatici invernali sono ideati per basse temperature, neve e ghiaccio. Garantiscono aderenza maggiore grazie alle lamelle e alla mescola morbida. Con queste gomme si possono gestire meglio partenze in salita e curve su fondi scivolosi ma d’estate si consumano in fretta. Lo stile di guida deve essere ancora più morbido per ridurre usura e consumi;
- gli pneumatici quattro stagioni sono un compromesso utile per chi percorre distanze moderate e non affronta condizioni estreme. Sono versatili ma non eccellono come gli estivi col caldo o gli invernali sulla neve. In questo caso, la regola è non forzare mai e adottare una guida fluida e velocità moderata, soprattutto nelle curve;
- gli pneumatici sportivi sono montati su auto ad alte prestazioni, garantiscono grip elevato ma richiedono attenzione perché si consumano in fretta e hanno resa limitata su fondi bagnati. Il segreto è dosare il gas e non lasciarsi ingannare dall’aderenza iniziale.
5. Cosa devo fare prima di iniziare a guidare? ↑
La fase preparatoria dà modo in 60 secondi di impostare tutto e guidare già in vantaggio. Ecco come metterla in pratica:
- sedile. Gambe leggermente piegate con frizione a fondo, schiena appoggiata;
- volante. Va regolato affinché i polsi tocchino la sommità con le spalle al sedile;
- specchietti. Retrovisore interno centrato, esterni che mostrino poco della fiancata;
- poggiatesta. Parte centrale allineata alla nuca;
- cinture. Ben aderenti;
- oggetti liberi. Meglio nel vano;
- clima e sbrinamento. Da impostare prima di muoversi;
- navigazione. Destinazione pronta e volume su avvisi essenziali;
- telefono. Fissato su supporto e silenziato;
- pressione gomme e avvisi quadro strumenti. A posto già prima di partire.
Questa checklist incide direttamente sullo stile di guida. Se il conducente vede bene, tocca i comandi con naturalezza e si sente comodo, frena e sterza meglio.
6. Qual è la postura corretta per guidare? ↑
La postura è determinante per comprendere come guidare bene. La schiena dovrebbe essere aderente allo schienale, il bacino ben in appoggio e la seduta non troppo bassa. Il cofano e la strada si devono vedere senza sforzo. Le ginocchia devono essere sempre piegate anche a pedale premuto e le braccia leggermente flesse, mentre le mani si devono trovare a “9 e 3” per la massima precisione e la minima stanchezza.
7. Quanto tempo ci vuole per imparare a guidare bene? ↑
Molti neopatentati si chiedono quanto tempo ci vuole per imparare a guidare bene. In genere, dopo 3–6 mesi di pratica costante si inizia a essere fluidi nei movimenti. Per un controllo del mezzo davvero maturo servono 12–24 mesi di esperienza in condizioni diverse (pioggia, traffico intenso, autostrada, notturna). Chi ha modo di salire su modelli differenti, può concentrarsi sulle differenze tra tipologie di frizione, punti di frenata e risposte dello sterzo.
8. Come sentirsi più sicuri alla guida? ↑
La sicurezza nasce prima di tutto dalla testa e per facilitarsi si può iniziare da una buona respirazione e dalla preventiva preparazione del percorso, evitando di fare più cose mentre si guida. Anche creare una routine è efficace, quindi prima di partire si può stabilire il ritmo, mantenere la distanza di sicurezza reale (almeno 2–3 secondi) e guardare “lontano” per anticipare le situazioni.
Qual è lo stile di guida migliore?
Lo stile di guida sicuro è morbido e consiste in un uso dello sterzo progressivo, in un freno modulato e in un’accelerazione lineare.
9. Controlli regolari per un migliore stile di guida ↑
Quando si hanno dubbi in merito alle necessità legate a un modello di auto si può richiedere un controllo o un test drive guidato. Inoltre, da Style Car è possibile rivolgersi a meccatronici, gommisti, carrozzieri ed esperti di cristalli e lavorazioni speciali (anche auto d’epoca, lusso, sportive e camper). Il nostro staff potrà eseguire un check periodico su meccanica, gomme e cristalli al fine di aumentare sicurezza e comfort, migliorando anche lo stile di guida quotidiano.


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