Passaggio proprietà auto post mortem

Cosa bisogna fare per fare il passaggio di proprietà auto? E come si gestisce, in particolare, questa pratica dopo il decesso del proprietario? Nel nostro articolo esamineremo gli iter da seguire a seconda dei casi, fornendovi consigli utili su come comportarvi per evitare di incorrere in problemi e complicazioni. Per una consulenza personalizzata, non esitate a rivolgervi allo staff della nostra officina ad Albese con Cassano.

INDICE

  1. Come si fa il passaggio di proprietà auto tra privati?
  2. Passaggio di proprietà dell’auto di un defunto
  3. Si può usare un’auto intestata a una persona che non c’è più?
  4. Passaggio di proprietà auto defunto con più eredi: come funziona
  5. Come evitare il doppio passaggio dell’auto di un defunto?

1. Come si fa il passaggio di proprietà auto tra privati?

Il passaggio di proprietà dell’auto è una procedura obbligatoria ogni volta che si cambia intestatario di un veicolo. Succede per esempio quando si vende o si acquista un’auto usata da un privato. Non basta scambiarsi le chiavi e un semplice accordo verbale. È necessario registrare ufficialmente il nuovo proprietario nei registri pubblici, aggiornando i dati al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e sulla carta di circolazione.

Il passaggio può avvenire in Comune, in una delegazione ACI o presso un’agenzia pratiche auto. Servono alcuni documenti fondamentali:

  • il certificato di proprietà (cartaceo o digitale),
  • un documento di identità,
  • la carta di circolazione,
  • il codice fiscale del venditore e dell’acquirente.

Il venditore deve firmare un atto di vendita con firma autenticata, che attesti il trasferimento. I costi variano a seconda alla provincia, perché l’imposta di trascrizione (IPT) è calcolata in base ai kilowatt dell’auto e alla residenza dell’acquirente.

Come fare il passaggio di proprietà di un’auto tra familiari?

Di frequente si pensa che tra parenti stretti (padre-figlio, marito-moglie, fratelli) ci siano regole più snelle. In realtà, gli step da seguire sono gli stessi di qualsiasi altra compravendita tra privati. Anche tra familiari serve:

  • atto di vendita con firma autenticata;
  • documenti personali di venditore e acquirente;
  • pagamento dell’IPT, bollo e diritti di segreteria;
  • aggiornamento del PRA e della carta di circolazione.

L’unico caso in cui sono previste agevolazioni è quello in cui l’auto viene intestata a una persona con disabilità che rientra nei parametri della legge 104. In questa ipotesi, ci sono esenzioni fiscali e agevolazioni anche per l’IPT.

2. Passaggio di proprietà dell’auto di un defunto

Molti si chiedono: cosa devo fare se l’auto è intestata a un defunto? Il veicolo rientra nell’insieme dei beni che formano l’eredità del defunto e diventa proprietà degli eredi. Tuttavia, finché non si fa il passaggio di proprietà, l’auto risulta ancora intestata al defunto e non può né circolare né essere venduta o demolita. Finché non si aggiorna l’intestazione, l’auto non può nemmeno essere assicurata. Ogni multa, notifica o responsabilità resta in capo a una persona che non c’è più, complicando ciascun aspetto burocratico. Il passaggio di proprietà è quindi obbligato.

La prima cosa da fare è individuare gli eredi legittimi attraverso un atto notorio (autocertificabile) che deve indicare con chiarezza chi sono gli aventi diritto. A questo punto, si può avviare la pratica per trasferire formalmente l’intestazione del veicolo. Se ci sono più eredi, il mezzo entra in comproprietà a meno che uno solo non lo acquisisca per intero, con il consenso degli altri. Una volta verificato tutto e confermata la volontà degli eredi di accettare l’eredità, si può procedere con l’aggiornamento ufficiale della proprietà. La pratica si conclude con il rilascio del nuovo Documento Unico di Circolazione, che accorpa la vecchia carta di circolazione e il certificato di proprietà, semplificando così la gestione burocratica del veicolo.

Cosa fare se non c’è un testamento

Nel caso in cui non esista un testamento, oppure se l’auto non viene esplicitamente indicata nel documento, l’eredità segue le regole ordinarie della successione legittima. Il veicolo passa quindi agli eredi secondo le quote previste dalla legge. Prima però di procedere con il trasferimento della proprietà dell’auto, è fondamentale accertarsi che non ci siano pendenze in sospeso. Parliamo ad esempio di multe non pagate, bolli arretrati o altri debiti riconducibili al veicolo o al defunto. Questo perché l’accettazione dell’eredità non riguarda solo i beni ma anche gli eventuali oneri. Accettare il veicolo, quindi, equivale ad accogliere anche tutto ciò che comporta, compresi eventuali debiti legati alla persona deceduta. È una valutazione importante da fare, specie se si sospettano criticità finanziarie.

Documenti passaggio di proprietà auto defunto

I documenti necessari includono:

  • certificato di morte dell’intestatario;
  • atto notorio o dichiarazione sostitutiva che attesta gli eredi;
  • certificato di proprietà (o Documento Unico);
  • carta di circolazione;
  • documenti e codici fiscali di tutti gli eredi;
  • eventuale atto di rinuncia all’eredità.

Quanto tempo ho per fare il passaggio di proprietà di un defunto?

A differenza del passaggio tra vivi, dove i termini sono precisi (60 giorni), nel caso del decesso non c’è un termine tassativo per regolarizzare la situazione. Tuttavia, non significa che si possa rimandare all’infinito. Il momento giusto per fare il passaggio di proprietà dell’auto è entro 60 giorni dalla data di redazione dell’atto notorio o dalla dichiarazione di accettazione dell’eredità. Da allora, il PRA considera che l’auto abbia dei nuovi intestatari e si aspetta che la registrazione venga aggiornata. Se si rimanda troppo a lungo, possono sorgere complicazioni, ad esempio l’assicurazione potrebbe rifiutarsi di coprire eventuali sinistri. Inoltre, in caso di sinistro, i danni ricadrebbero sugli eredi.

3. Si può usare un’auto intestata a una persona che non c’è più?

Guidare un veicolo registrato a nome di un defunto comporta diverse implicazioni legali. Se chi è al volante è uno degli eredi, la legge considera questo gesto come accettazione implicita dell’eredità. In pratica, il solo fatto di utilizzare l’auto equivale ad accettare i diritti e i doveri legati a quel bene, compresi eventuali debiti o oneri. Questa situazione rientra nel concetto di accettazione tacita dell’eredità, previsto dal Codice Civile ovvero se si fa qualcosa che normalmente farebbe solo il proprietario, come guidare il veicolo, la legge presume che si sia accettata l’eredità.

Chi guida l’auto dopo il decesso del proprietario diventa responsabile del mezzo e se non regolarizza il passaggio di proprietà, rischia una sanzione secondo l’articolo 94, comma 1, del Codice della Strada.

4. Passaggio di proprietà auto defunto con più eredi: come funziona

Quando l’eredità include più eredi, la gestione del veicolo può diventare una questione delicata. Tutti gli eredi diventano comproprietari dell’auto, anche se magari solo uno è interessato a tenerla o utilizzarla. In questi casi, la burocrazia richiede che ogni erede firmi la documentazione necessaria per qualsiasi operazione come uso, vendita, demolizione o anche solo per l’assicurazione. Ecco le principali opzioni:

  • tutti gli eredi possono intestarsi insieme l’auto (comproprietà);
  • un solo erede può intestarsela, con atto firmato dagli altri;
  • l’auto può essere venduta a un terzo, con firma di tutti gli eredi.

Tale passaggio può essere semplificato se viene stipulato un accordo scritto tra gli eredi che assegni il bene a uno solo. Tale accordo, però, deve essere formalizzato con atto di accettazione dell’eredità o dichiarazione sostitutiva. Se ci sono disaccordi tra gli eredi, è meglio non utilizzare il veicolo, al fine di evitare responsabilità legali e assicurative. In questi casi è prudente rivolgersi a un’agenzia o a un legale per gestire correttamente la pratica e non incorrere in blocchi futuri.

Documentazione aggiuntiva in base alla tipologia di eredi e acquirenti

A seconda del tipo di eredità e di chi diventerà intestatario dell’auto, i documenti da presentare possono variare. Vediamo i principali scenari.

In caso di unico erede che vuole intestarsi il veicolo, oltre ai documenti base (carta di circolazione, Documento Unico, atto di accettazione dell’eredità), servono:

  • documento d’identità e tessera sanitaria dell’erede;
  • codice fiscale (o CIE valida);
  • permesso di soggiorno, se l’erede è cittadino extra-UE.

In caso di più eredi che vogliono cointestarsi il veicolo, serve la stessa documentazione per ciascun erede:

  • documenti d’identità e codici fiscali di tutti gli eredi;
  • dichiarazione sostitutiva che attesti lo status di eredi;
  • certificato di proprietà o DU e carta di circolazione;
  • eventuale procura notarile se un solo erede agisce per conto degli altri.

Se più eredi vogliono trasferire l’auto a uno solo di loro, sono necessarie:

  • una scrittura privata che attesti l’accordo tra gli eredi;
  • accettazione dell’eredità (anche contestuale al passaggio);
  • in caso di testamento, copia conforme o estratto rilasciato dal notaio.

In caso di vendita a un soggetto non erede:

  • tutti devono essere identificabili e consenzienti;
  • è richiesta la documentazione completa ovvero atti, deleghe, accettazione eredità e documenti dell’acquirente;
  • se l’acquirente è extracomunitario, deve presentare permesso di soggiorno e codice fiscale.

Se l’acquirente è un familiare extracomunitario di cittadino UE, servono:

  • carta di soggiorno per familiari di cittadino UE;
  • tutti i documenti relativi al veicolo;
  • dichiarazione sostitutiva di eredità;
  • eventuale documentazione per esenzioni (disabilità, Onlus, veicolo ecologico…).

5. Come evitare il doppio passaggio dell’auto di un defunto?

Il veicolo deve prima essere intestato agli eredi e solo successivamente può essere venduto a un terzo. La legge comunque consente una via alternativa per evitare il doppio passaggio dell’auto del defunto, che permette di risparmiare tempo e denaro. Questa possibilità si chiama “intestazione diretta dal defunto all’acquirente”. In pratica, se tutti gli eredi sono d’accordo, possono firmare insieme un atto di vendita in qualità di eredi legittimi, saltando il passaggio intermedio. Così facendo, il nuovo proprietario diventa intestatario del veicolo in un’unica operazione. Per poter usufruire di questa modalità, è indispensabile che:

  • tutti gli eredi siano noti e consenzienti;
  • l’auto non sia mai stata utilizzata dopo la morte del proprietario;
  • venga prodotta la documentazione completa (certificato di morte, atto notorio, firme di tutti gli eredi).

In tal modo si evita la doppia spesa (due passaggi, due IPT, due bolli) e si semplifica la pratica.

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