Si apre un futuro per la Scuderia Volta Electric Team. Orgogliosi di farne parte

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Si è conclusa domenica nel tardo pomeriggio la prima edizione di E-MRoc 2018 (Eco Marble Rally of Carrara), la seconda tappa del Green Endurance, campionato tutto italiano riservato alle auto al 100% elettriche.

Un fantastico ed avventuroso viaggio tra le colline della Lunigiana e dell’Alta Garfagnana ha “testato” le auto attraverso rilevamenti tecnici, tempi di percorrenza, consumi, risparmi e medie rigorose, insomma regolarità tecnica e ha messo a dura prova equipaggi che in soli due giorni hanno affrontato quattro prove, di cui una notturna e la prima, la “GreenPole” che ha dato loro modo di allinearsi sulla griglia di partenza.

Ma non c’è velocità in questa competizione, non c’è sorpasso se non quello sulla tabella dei tempi e dei rigori nei punteggi. Sono resistenza fisica e lucidità mentale a fare la differenza sul campo, oltre alla gestione ottimale dei consumi in gara e la scelta dei tempi e dei modi per la ricarica.

Sembra semplice, ma per farci un’idea più concreta di cosa si tratti abbiamo interpellato Lorenzo Rossi e Giancarlo Catarsi, primo equipaggio di Volta Electric Team, scuderia lariana nata da una sfida di due imprenditori comaschi che guarda con fiducia al futuro di una mobilità sostenibile, quella elettrica.

Giancarlo Catarsi
Giancarlo Catarsi
Lorenzo Rossi
Lorenzo Rossi

Ragazzi, partiamo dal presente. Come è stata questa “prima Volta” a bordo di un’auto elettrica?

Lorenzo. Abituato al motore a scoppio, certamente le sensazioni sono diversissime. Non nascondo di aver provato emozioni stimolanti e momenti di tensione, come controllare costantemente il quadro della batterie inesorabilmente in calo in vista di tempi di ricarica e di controllo. Mi devo abituare a questo tipo di approccio di gara dove la preoccupazione si sposta dalla tensione di ottenere il miglior tempo alla strategia di ponderare velocità, durata e consumi. Nel complesso il bilancio è decisamente positivo.

Giancarlo. Avevo già piena fiducia nelle potenzialità dell’elettrico, pur non avendo mai gareggiato. Ho trovato solo conferme, specie sul rendimento, e mi sono impegnato a condividerle con il pilota. Come deve fare un bravo navigatore.

Arrivate da competizioni dove adrenalina e velocità la fanno da padroni, mentre qui bisogna prestare attenzione ai consumi. Come avete trovato la formula del Green endurance?

Lorenzo. Le competizioni sono sempre competizioni. Come detto, occorre cambiare il tipo di approccio, badare ad altre priorità durante la gara. I consumi non sono molto differenti da quelli dei motori a scoppio endotermici. L’adrenalina è al massimo, la voglia di vincere ti accompagna sempre. Dobbiamo solo avere la pazienza di imparare nuove regole e certamente usare con parsimonia l’acceleratore. Sono molto contento di aver fatto questa prima esperienza e di avere la possibilità di partecipare a tutto il campionato grazie al team che crede in me.

Giancarlo. In realtà frequento il mondo della regolarità da anni come pilota, navigatore, organizzatore e anche come dirigente nazionale di un ente di promozione sportiva. Ho quindi avuto modo di conoscere questa disciplina da vari fronti, ma l’E-MROC di Carrara mi ha comunque aperto un nuovo orizzonte, sicuramente stimolante.

Volta Electric Team, nuovo team, nuova avventura, nuovo campionato

Lorenzo. È un onore far parte di una scuderia, se poi se ne fa parte dal suo debutto è ancor più gratificante. Si inizia insieme una sfida, si viaggia insieme e insieme si cresce, con un senso di appartenenza che dà forza al gruppo, dove il team manager ha il compito di unire e dare quella fiducia e quella sicurezza che vanno oltre il risultato e che guardano al futuro. Futuro che per me sta già nella prossima gara dove spero di arrivare al podio. Quantomeno ci proviamo.

Giancarlo. Con curiosità e attenzione. Pronto ad imparare, come sempre. Ho conosciuto un coraggioso imprenditore che crede nel futuro elettrico con una visione lucida e determinata, e che meriterebbe ben altra ribalta. Mi ha dato la possibilità di provare questa esperienza a fianco di Lorenzo, con il solo rammarico di non poterla proseguire almeno nell’immediato. Ma se lui vorrà, ci saranno altre occasioni, anche in modalità diverse.

Il futuro della mobilità sarà elettrico?

Lorenzo. Sicuramente la mobilità elettrica è nel nostro futuro, neanche troppo lontano e invito il nostro team a perseverare su questa strada.

Giancarlo. Lo è già il presente… L’elettrico è oggi determinante nelle varie soluzioni ibride, più o meno evidenti, ma assai diffuse. E auto come la new Leaf o le Tesla dimostrano che il suo futuro dipende ormai solo dal mercato e dalle coscienze. Dal punto di vista tecnico ci siamo.

Alla fine, la sfida di questa scuderia è anche e soprattutto questo. Promuovere sempre più la conoscenza di questo mondo che punta a una mobilità sostenibile e che offre chance di un futuro più pulito e credibile per le generazioni dei nostri figli.

E per cambiare occorre muovere i primi passi, per la prima Volta.

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