La carrozzeria della microcar EV Liux Geko è fatta di piante

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Carrozzeria della microcar più sostenibile che mai, quella dell’automobile ideata di recente dalla start up spagnola Liux. Si tratta della EV Liux Geko, caratterizzata da un look sportivo che la rende particolarmente attrattiva e dalla carrozzeria in fibre composite biologiche che va incontro alle esigenze dei guidatori più attenti al problema dell’inquinamento. In realtà per ora questo modello esiste soltanto in forma digitale e non sappiamo quando avverrà lo sviluppo dei primi veicoli. Vediamo intanto quali sono gli aspetti innovativi di questa invenzione su quattro ruote.

INDICE

  1. Le caratteristiche della microcar EV LIUX GEKO
  2. Oltre alla carrozzeria anche gli pneumatici
  3. I cristalli piezoelettrici, il futuro delle auto elettriche

1. LE CARATTERISTICHE DELLA MICROCAR EV LIUX GEKO

Il segmento delle auto elettriche si arricchisce sempre di più di modelli costruiti con materiali sostenibili per ridurre al massimo le emissioni di CO2. Nella maggior parte dei casi i veicoli di questo tipo hanno un design da monovolume che li fanno apparire come delle “scatolette”. Le forme della Liux Geko invece sono più morbide e organiche, rese sportive da elementi come i cerchi di grandi dimensioni e i gruppi ottici a LED. L’auto è lunga 2,7 metri e una larga 1,5 metri. La cellula monoscocca è fatta con fibre di lino e resina a base biologica e funge anche da carrozzeria. Grazie alla stampa 3D la produzione è più rapida con una conseguente, ulteriore, diminuzione delle emissioni di CO2 nell’aria.

Motore e batteria della microcar di ultima generazione

La Liux Geko fa parte della categoria di vetture denominata L7e, montante un motore elettrico in collocazione posteriore con potenza ridotta a 20 CV. Questo è accoppiato a una batteria modulare da 13 kWh che consente un’autonomia di 150 km circa. Il suo peso è di soli 550 kg.

Qual è la categoria di veicoli L7e

Con questa sigla si indicano i quadricicli pesanti a motore che, se adibiti al trasporto di passeggeri, sono contraddistinti dalle seguenti 3 caratteristiche:
  1. quattro ruote,
  2. massa in ordine di marcia che non superi i 450 kg,
  3. un propulsore.
Le sottocategorie degli L7e sono:
  • L7e-A. Si tratta dei quad da strada con massimo due posti incluso quello del conducente, con potenza nominale continua o netta massima non superiore a 15 kW;
  • L7e-B. Sono i quad entro/fuori strada con luce da terra superiore a 180 mm, distinti in quad e buggy;
  • L7e-C. I quadricicli con velocità massima che non superi i 90 km/h e potenza nominale continua o netta massima che non supera i 15 kW. L’abitacolo per il conducente e il passeggero è chiuso.

2. OLTRE ALLA CARROZZERIA, ANCHE GLI PNEUMATICI

Da tempo l’industria automobilistica studia la possibilità di impiegare nuovi materiali più sostenibili e a basso impatto ambientale. Pomodori, agave, ananas, dente di leone, alghe, bambù sono solo alcuni esempi di prodotti sui quali sono state effettuate sperimentazioni. Le fibre naturali si usano per produrre schiume, rinforzare la plastica o sostituirla in alcune parti con la bioplastica. Lo studio riguarda anche la produzione degli pneumatici, con materiali come il Taraxagum.

3. I CRISTALLI PIEZOELETTRICI, IL FUTURO DELLE AUTO ELETTRICHE

I cristalli piezoelettrici catturano l’energia dagli oggetti in movimento e la trasformano in energia elettrica. In alcuni paesi sono stati già incorporati nell’asfalto delle strade ad alto scorrimento per prelevare energia dalle vibrazioni causate dalle vetture. Se questi elementi si potessero incorporare nelle auto elettriche, potrebbero alimentarne le batterie. Si tratterebbe indubbiamente di una grande innovazione che darebbe ancora maggiore impulso alla vendita delle auto elettriche.

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