Ricambi auto d’epoca, quali usare in caso di restauro

Per chi possiede un’auto d’epoca da restaurare, la fase di scelta dei pezzi di ricambio originali o compatibili rappresenta uno dei momenti determinanti dell’intero processo. Restaurare un veicolo storico non significa soltanto rimetterlo in funzione ma anche riportarlo allo splendore originale nel rispetto del valore tecnico ed estetico. I ricambi per auto d’epoca devono rispecchiare fedelmente l’identità del modello e integrarsi perfettamente con la meccanica e il design originali.

In un mondo dove la produzione di massa ha spesso omologato lo stile, prendersi cura di un’auto appartenente a questa categoria significa celebrare l’unicità e l’artigianalità. Poiché trovare i componenti giusti non è sempre facile, in questo articolo vogliamo guidarvi a orientarvi tra ricambi originali, compatibili, ricostruiti o rigenerati, tenendo conto delle condizioni della vettura e del tipo di intervento da realizzare.

1. Quali sono i ricambi auto d’epoca più richiesti nei restauri

Quando si affronta il restauro di un’auto d’epoca, ci sono componenti che risultano spesso danneggiati o mancanti e che necessitano di una sostituzione mirata. Alcuni si logorano per l’uso, altri si deteriorano semplicemente con il passare degli anni, anche se il veicolo è rimasto fermo in garage. Tra gli elementi richiesti più di frequente troviamo:

  • freni, compresi dischi, tamburi, tubazioni e pinze, che spesso mostrano segni di corrosione o perdita di efficienza;
  • sospensioni, con ammortizzatori e molle che possono deformarsi o perdere elasticità;
  • guarnizioni in gomma, come quelle di porte e finestrini, che col tempo si seccano e perdono la loro tenuta;
  • impianto elettrico, soggetto a ossidazione e usura, con fili scoperti, relè difettosi e luci che non funzionano;
  • elementi del motore, come cinghie, guarnizioni e candele, che richiedono manutenzione o sostituzione completa;
  • interni, compresi sedili, cruscotto, volante, pomelli e rivestimenti, spesso da ripristinare con materiali originali o equivalenti;
  • carrozzeria, con paraurti, profili cromati, maniglie e stemmi che vanno recuperati, puliti o replicati.

 

La difficoltà maggiore sta nella reperibilità dei pezzi, specialmente per modelli rari. In questi casi, Style Car mette in campo la sua esperienza artigianale per ricostruire a mano i componenti mancanti o irrecuperabili.

Perché i ricambi si usurano o smettono di funzionare

Nel tempo, anche le auto più curate subiscono danni legati all’usura dei materiali, sia per effetto dell’utilizzo che per cause ambientali. Le parti in gomma si irrigidiscono e si spaccano, i metalli si ossidano, l’impianto elettrico perde continuità e i liquidi nei circuiti idraulici si seccano o si contaminano. In più, un’auto storica o d’epoca spesso resta inattiva per lunghi periodi. Ciò porta al blocco di parti meccaniche, alla sedimentazione nei serbatoi e al degrado delle guarnizioni.

Va anche detto che i materiali utilizzati decenni fa non possedevano le stesse caratteristiche di durabilità e resistenza dei materiali moderni. Per tale motivo, è essenziale una diagnosi accurata e, nei casi in cui la rigenerazione non sia possibile, la sostituzione con ricambi compatibili o ricostruiti con tecniche fedeli agli standard dell’epoca.

2. Auto d’epoca da restaurare: tecniche e approcci

Il restauro di questi veicoli può seguire strade differenti, a seconda dello stato del mezzo e delle aspettative del proprietario. Alcuni preferiscono un restauro rispettoso di ogni dettaglio originale, altri scelgono un approccio più creativo, integrando tecnologie moderne e aggiornamenti funzionali. Le tecniche principali comprendono:

  • il restauro conservativo, ideale quando il veicolo presenta componenti originali in buono stato, che si cerca di preservare al massimo con interventi minimi e non invasivi;
  • il restauro integrale, che prevede lo smontaggio completo dell’auto e la sostituzione o rigenerazione di ogni parte compromessa, spesso riportandola alle condizioni di fabbrica;
  • la ricostruzione artigianale, fondamentale quando i ricambi non sono più disponibili e bisogna realizzare ex novo le componenti, mantenendo la fedeltà storica;
  • il restomod, ovvero una fusione tra estetica vintage e prestazioni moderne, dove si mantengono le linee originali ma si integrano impianti elettronici, freni moderni o motori di ultima generazione.

3. Quando non conviene riparare un’auto d’epoca

Non sempre il restauro è la scelta più vantaggiosa. Ci sono casi in cui il rapporto costi-benefici risulta poco conveniente. Se il veicolo ha subito gravi danni strutturali, come una corrosione avanzata del telaio o una deformazione irreversibile della carrozzeria, il lavoro di restauro può diventare economicamente insostenibile. Lo stesso vale se il motore è gravemente compromesso o se l’auto necessita di una mole eccessiva di pezzi di ricambio introvabili o costosi da replicare. In quest’ottica, un elemento da valutare è il valore storico ed economico della vettura. Se il modello non ha un mercato attivo o non è particolarmente ricercato dai collezionisti, può non valere la pena affrontare investimenti importanti. In questi casi, è fondamentale rivolgersi a officine specializzate come Style Car, che possono valutare oggettivamente le condizioni del veicolo e proporre soluzioni alternative.

4. Quali sono le nuove regole per le auto d’epoca?

Il mondo delle auto d’epoca è soggetto a normative sempre più precise, volte a regolamentare la circolazione, la conservazione e la valorizzazione dei veicoli storici. Secondo la normativa italiana, un’auto può essere considerata d’epoca se ha almeno 20 anni di età ed è iscritta a uno dei registri storici riconosciuti, come ASI o FMI. Questa iscrizione permette di ottenere agevolazioni fiscali (esenzioni o riduzioni del bollo auto), tariffe assicurative agevolate e in alcuni casi l’accesso a manifestazioni e raduni ufficiali. Tuttavia, ci sono anche alcune restrizioni da tenere presenti:

  • per conservare l’iscrizione, il veicolo deve mantenere l’originalità nei suoi componenti principali;
  • in molte città, le auto d’epoca non possono circolare liberamente nelle ZTL o durante i blocchi anti smog, a meno di deroghe specifiche;
  • la revisione periodica può essere più severa e deve dimostrare l’idoneità alla circolazione in sicurezza.

Per fortuna, affidarsi a un’officina specializzata nella cura e manutenzione delle auto storiche e d’epoca come la nostra, consente di gestire questi aspetti con competenza e precisione.

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