Riparazioni e ricalibratura degli ADAS obbligatori

Di recente abbiamo scritto dei sistemi ADAS per le auto e dell’importanza di rivolgersi a un carrozziere esperto per la manutenzione dei veicoli con tali dotazioni. Un aspetto che vorremmo approfondire oggi è quello legale che riguarda i dispositivi che si dovranno avere obbligatoriamente sul proprio mezzo e la necessità di verificarne periodicamente il corretto funzionamento.

A bordo delle vetture moderne ci abitueremo presto a trovare una serie di tecnologie che faciliteranno il rispetto del codice stradale e aumenteranno la sicurezza alla guida.

INDICE

1. LA LEGGE SUGLI ADAS OBBLIGATORI IN ITALIA ED EUROPA

Il testo che regolamenta la presenza dei nuovi ADAS sugli autoveicoli si riconduce al Regolamento europeo 2019/2144, chiamato “General Safety Regulation”. Quest’ultimo è stato pubblicato il 16/12/2019 nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea per aggiornare il precedente regolamento comunitario n. 661/2009 riguardante la sicurezza nonché la normativa europea n. 78/2009 inerente la tutela dei pedoni.

Questi sistemi dialogano con le centraline del mezzo e si trovano in diverse posizioni. Ad esempio, nella parte anteriore ci sono i sensori per il riconoscimento dei pedoni, per la frenata di emergenza, il cruise control adattivo, l’avviso di collisione e quello di superamento della corsia. Nella zona posteriore ci sono i sensori che rilevano l’angolo cieco, quelli di avviso collisione posteriore e quelli per il parcheggio assistito.

2. QUALI SONO GLI ADAS OBBLIGATORI?

Le nuove vetture dovranno disporre di:

  • scatola nera;
  • EDR (Event Data Recorder), per registrare gli eventi sensibili per la sicurezza;
  • ISA (Intelligent Speed Assistant), che assiste per regolare la velocità;
  • dispositivo per la frenata di emergenza e l’eventuale arresto e segnalazione;
  • sistema di individuazione del livello di stanchezza del conducente con avviso;
  • sistema di predisposizione all’AlcoLock, per misurare il tasso alcolemico di chi guida e bloccare l’avvio del mezzo quando è troppo alto;
  • sistema di mantenimento della carreggiata (Emergency Lane Keeping Assist) che indica con un segnale quando si invade la corsia e modifica la traiettoria del veicolo.

La nuova normativa include anche altri sistemi minori per prevenire gli incidenti, come i sensori esterni, la telecamera posteriore e severi dispositivi di protezione passiva.

La scatola nera

Già dal 6 di luglio 2022 in Europa non si può più omologare una vettura che non sia dotata della scatola nera. Questa serve a registrare i sinistri e gli eventi alla guida e il limitatore di velocità.

La scatola nera non trattiene dati sensibili del conducente o del proprietario, ma solo quelli che riguardano il comportamento del veicolo. Non si può manipolare e i dati che conserva non si possono modificare.

Dal 6 luglio 2024 non si potranno più vendere e immatricolare auto che non abbiano in dotazione tale dispositivo.

EDR

Le registrazioni dell’EDR possono essere usate dalle Forze dell’Ordine, dalla Polizia e dalla Magistratura per la ricostruzione dei fatti inerenti un incidente.

ISA

L’obbligo di installare un dispositivo che impedisca di superare il limite di velocità presente sulle strade ha fatto molto discutere. In Italia spesso i limiti non sono aggiornati sulla base di come varia nel tempo la tipologia di strada e risultano incongrui. Il dispositivo attualmente obbligatorio, in realtà, segnala al conducente con un suono e tramite l’attivazione di una resistenza del pedale, il superamento del limite, senza impedirlo.

3. CALIBRARE I SISTEMI ADAS

Per legge, il carrozziere ha l’obbligo di far uscire la macchina dall’officina in condizione di perfetta efficienza. Se ipoteticamente un cliente sostenesse di non volere il controllo dei sistemi ADAS, il carrozziere sarebbe costretto a rifiutare l’incarico di esecuzione delle riparazioni e della manutenzione.

Infatti, quando si riceve un urto, anche di minima importanza, sul paraurti e su altre parti della carrozzeria, il danno può coinvolgere alcuni sensori che fanno parte dell’ADAS.

La ricalibratura degli ADAS quindi diviene indispensabile in occasione degli interventi di riparazione sulle nuove vetture.

Rischi per il carrozziere che riconsegna l’auto con i sistemi ADAS non tarati

A seguito di lavorazioni e riparazioni su convergenze, sospensioni, parabrezza, paraurti, i dispositivi ADAS presenti sull’auto vanno tarati e calibrati.

Rimettere in circolazione un veicolo senza eseguire correttamente la ricalibrazione vuol dire farlo circolare non più perfettamente identico a come è uscito dalla fabbrica. L’officina deve essere qualificata a tale scopo e dotata della strumentazione tecnica che consenta di effettuare gli interventi a regola d’arte.

Nel caso in cui il cliente voglia ad ogni costo ritirare l’auto senza aver permesso la calibrazione e/o la taratura, nonostante sia stato debitamente informato sulle condizioni del mezzo, il carrozziere dovrà rifiutarsi di effettuare l’intervento.

4. RICALIBRATURA DEGLI ADAS: COME SI FA

I tecnici addetti alla riparazione della carrozzeria delle auto e in paricolar modo dei cristalli hanno contribuito all’evoluzione tecnologica dei sistemi di calibratura. Grazie alla specifica formazione del personale, è possibile rendere tale processo sicuro e preciso per ciascuna marca e modello di vettura.

Test ed esempi concreti hanno dimostrato quanto sia importante l’estrema precisione in questa operazione e i rischi che si corrono in caso di trascuratezza.

Ricalibratura statica

Questa tipologia di ricalibratura si realizza in officina dopo aver messo la vettura davanti a un apposito pannello. Tramite uno strumento di diagnostica collegato alla presa OBD dell’auto, si fa la “messa a fuoco” e si verificano altezza, distanza, parallelismo e centratura.

Ricalibratura dinamica

Questa tipologia di ricalibratura si effettua su strada applicando lo strumento di diagnosi direttamente sull’automobile.

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